La Carta di Milano sul Cibo è stata presentata ieri , 28 aprile, all’Università Statale- non senza polemiche e manifestazioni contrarie come è giusto e naturale che accada in tempo di pace. Si potrà firmare la carta online, ma i suoi contenuti saranno raccontati a tutti sul sito di Expo.
Contiene indicazioni virtuose e, a chi ha intenzione di crederci davvero, consegna un impegno quotidiano fatto di attenzione al cibo e a tutto ciò che riguarda il nutrimento, che va ben al di là del manifesto di grandi idee.
Un’utopia? Vedremo, in parte dipende da noi e dai nostri gesti quotidiani. Vogliamo mettere all’attenzione di chi ci segue i paragrafi della Carta di Milano dedicati appunto ai piccoli gesti quotidiani:
Poiché sappiamo di essere responsabili di lasciare un mondo più sano, equo e sostenibile alle generazioni future in quanto cittadine e cittadini, noi ci impegniamo a
- avere cura e consapevolezza della natura del cibo di cui ci nutriamo, informandoci riguardo ai suoi ingredienti, alla loro origine e al come e dove è prodotto, al fine di compiere scelte responsabili;
- consumare solo le quantità di cibo sufficienti al fabbisogno, assicurandoci che il cibo sia consumato prima che deperisca, donato qualora in eccesso e conservato in modo tale che non si deteriori;
- evitare lo spreco di acqua in tutte le attività quotidiane, domestiche e produttive; adottare comportamenti responsabili e pratiche virtuose, come riciclare, rigenerare e riusare gli oggetti di consumo al fine di proteggere l’ambiente;
- promuovere l’educazione alimentare e ambientale in ambito familiare per una crescita consapevole delle nuove generazioni;
- scegliere consapevolmente gli alimenti, considerando l’impatto della loro produzione sull’ambiente;
- essere parte attiva nella costruzione di un mondo sostenibile, anche attraverso soluzioni innovative, frutto del nostro lavoro, della nostra creatività e ingegno